"ON AIR!" – DAMASCELLI: "A Udine è stata la vittoria dei calciatori sul sistema", PIACENTINI: "De Rossi si è complicato la vita senza motivo", CANDELA

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA – Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore. Buon divertimento!

David Rossi (Rete Sport): “Ndicka? In cronaca abbiamo avuto una brutta sensazione, la regia non inquadrava il giocatore, e ho visto i medici entrare col defibrillatore e lì mi si è gelato il sangue. La situazione fortunatamente è meno grave di quanto si pensava, ha preso 3 gomitate che hanno portato a una compressione polmonare…”

Gianluca Piacentini (Rete Sport): “Ieri c’è stata una grande sensibilità sia da parte dell’Udinese che di Pairetto. E’ stata data una dimostrazione di intelligenza nel calcio italiano, cosa che non succede quasi mai… Sulla partita, sono critico con De Rossi perchè secondo me si è andato a complicare la vita senza motivo. C’erano giocatori da preservare, ma anche con quei giocatori lì ti potevi mettere a quattro con Huijsen largo a destra, sarebbe stata la soluzione migliore e se n’è accorto anche lui rinnegando dopo mezz’ora l’idea iniziale. E infatti le cose sono migliorate… Io continuo a credere che, dopo che Bologna, Napoli e Juventus non hanno vinto, tu a Udine devi prenderti i tre punti, altrimenti facciamo il gioco dell’oca…”

Vincent Candela (Rete Sport): “Non sono un amante del turnover, ma la Roma schierata ieri da De Rossi anche con diversi cambi era più forte dell’Udinese e avrebbe dovuto far meglio. Le responsabilità maggiori della prestazione di ieri sono dei calciatori…”

Francesco Oddo Casano (Rete Sport): “Dybala e Pellegrini incidono talmente tanto sullo sviluppo e la qualità della manovra che non hanno sostituti all’altezza. Di Dybala è praticamente impossibile averlo. Di Pellegrini ci hai provato con Aouar e Sanches, ma purtroppo con due non ne fai mezzo…Detto questo, ogni tanto capiterà di vincere una partita senza Pellegrini e Dybala… Le scelte di formazione di De Rossi? Magari nella sua testa la partita più importante era quella col Milan, magari punta a vincere la coppa…”

Claudio Moroni (Rete Sport): “Ieri guardavo la partita distratto come i giocatori perchè non ero affatto convinto di quella formazione. De Rossi ieri ha sbagliato modulo e formazione. Punto. Lui è un uomo intelligente, e sarà il primo ad ammettere di aver sbagliato…”

Fabio Petruzzi (Rete Sport): “Quando De Rossi è passato al 4-3-3 Paredes è risalito in cattedra… Ieri però il problema è stato nella testa della squadra, era proprio scarica nei primi 50 minuti, poi è entrato Dybala e la partita è cambiata. Dopo l’1 a 1 la squadra ha proprio cambiato passo. Però ripeto, è tutto nella testa: la Roma era diversa rispetto al derby e al Milan. Puoi parlare di gambe, ma la testa nel calcio è tutto…”

Francesca Ferrazza (Tele Radio Stereo): “Ndicka? Devo dire la verità, lì per lì non mi ero resa conto della gravità della cosa perchè ho visto il giocatore cosciente. Mi sono spaventata dopo, quando ho visto la faccia di De Rossi che è tornato in campo dopo essere stato nello spogliatoio, era proprio sotto shock ed era evidente che non si potesse giocare. Complimenti al pubblico del Friuli, meno male che è successo in uno stadio amichevole, le due tifoserie sono gemellate, fra l’altro lo stadio ieri era tutto giallorosso, anche nella tribuna c’erano più romanisti. Paradossalmente erano le condizioni ambientali migliori. La cosa più importante è che il giocatore stia bene…”

Stefano Petrucci (Radio Manà Manà Sport): “E’ evidente che la squadra non sa più leggere il modulo a tre. Ma il di là di questo, c’è una differenza abissale tra i titolari e le alternative. Mourinho lo ricordava fin troppo, De Rossi non lo fa mai, ma è evidente che c’è una carenza. Aouar, Zalewski e Baldanzi sono i calcatori che ieri mi sono piaciuti di meno. Baldanzi l’ho visto abbastanza male, a sprazzi. Continuo a vedere un nanerottolo in mezzo ai giganti…”

Giampiero Maini (Radio Manà Manà Sport): “La Roma cambia nel secondo tempo, passa al 4-2-3-1 e piuttosto che il 3-5-2 io avrei provato quel sistema dall’inizio. Il 4-2-3-1 ti dà la possibilità di esprimere la qualità che hai con Baldanzi e Dybala insieme in campo. E’ chiaro che poi devi trovare equilibrio a centrocampo, e non è facile, ma con quel sistema di gioco ieri abbiamo visto la Roma migliore in quei 15-20 minuti…”

Daniele Lo Monaco (Radio Romanista): “Ndicka? Avevamo visto facce preoccupate, Spinazzola che mette le mani sul volto, De Rossi che rientra in campo molto preoccupato, abbiamo avuto la sensazione che potesse accadere l’irreparabile e non sono stati minuti facili. Ndicka già prima si era piegato sulle gambe, con De Rossi che si sbracciava per capire se aveva preso un colpo e se doveva cambiarlo, tanto che stava per entrare Smalling. La partita? Le cose la Roma se l’è complicata da sola. Prima della partita, quando era stata resa nota la formazione, ero molto scettico sul sistema di gioco e sulla squadra scelta. Infatti pensavo che lo schieramento iniziale sarebbe stato sempre a quattro con Huijsen a destra, mi sembrava più logico anche per lo schieramento dell’Udinese, che non ti dovrebbe spaventare così tanto da cambiare sistema di gioco…”

Tony Damascelli (Radio Radio): “Ieri al contrario di quanto accaduto con Manfredonia o Eriksen, i calciatori hanno ripreso in mano questo meraviglioso sport e sono molto felice che lo abbiano fatto. De Rossi, Cioffi e tutti gli altri insieme. E’ stata una partita bellissima giocata dai giocatori di Roma e Udinese, è la vittoria dei calciatori sul sistema. E’ stato tremendo, e bellissimo… Huijsen? Ha delle doti, ma qualcuno deve insegnargli delle cose come atteggiamento…”

Roberto Pruzzo (Radio Radio): “Tutti sono stati bravi ed è andato tutto per il meglio. La paura è rientrata, è la storia di una serata che poteva finire peggio. C’era la sensazione che potesse accadere qualcosa di veramente grave. E ora speriamo che Ndicka possa tornare presto a fare quello che sa fare, e cioè giocare a calcio…La partita? Quando cambi tutti questi calciatori e il sistema di gioco, e non so perchè De Rossi abbia fatto questa cosa, poi regali un gol…Huijsen sarà pure di prospettiva, ma deve mangiare ancora parecchio. Bisogna essere più umili, e dargli il comando della difesa mi è sembrato troppo. Nel secondo tempo con Dybala la Roma l’ha messa un po’ a posto, stava prendendo in mano la partita e credo che la prospettiva degli ultimi venti era quella di una Roma che vinceva la gara…”

Furio Focolari (Radio Radio): “Oggi mi viene in mente Sinner: pensate che cosa sarebbe successo nel calcio se una squadra avesse perso una partita praticamente vinta per una palla uscita di 15 centimetri…sarebbe successo il finimondo. Udinese-Roma? De Rossi l’ha impostata tenendo presente la gara col Milan, ha fatto questa formazione ed è stato tradito da quel ragazzo: Huijsen avrà pure i piedi buoni, ma non è un difensore. In fase difensiva è un disastro. Poi però De Rossi l’ha rimessa a posto, ha inserito Dybala, si è rimesso a quattro e probabilmente nel finale l’avrebbe vinta…”

Stefano Agresti (Radio Radio): “Ho la sensazione che la Roma quando si mette a tre ha sempre qualche problema, non ha mai azzeccato una problema e spesso ha dovuto ricambiare modulo. Forse De Rossi dovrebbe ragionare su questo: forse la Roma non ha più l’abitudine a giocare in quel modo. Huijsen? E’ molto giovane, parliamo di un ragazzino, ma l’errore di ieri è di supponenza. Gli manca un po’ di umiltà…”

Redazione Giallorossi.net

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