Villas-Boas racconta la battaglia con due tumori: "Stavo per morire asfissiato"

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"Hanno dovuto asportarmi metà della tiroide e si è scoperto che stavo morendo durante l'operazione. Dopo 10 minuti, ho iniziato a sentirmi male e ricordo di aver pensato: 'Sto per morire, sto per morire.' Ho premuto il pulsante, è arrivata l'infermiera e ricordo solo di averla sentita urlare, prendere il mio letto, correre per l'ospedale dritto al pronto soccorso, le porte che si aprivano a forza, l'iniezione e... Quando mi sono svegliato ero sulle mie gambe - ha spiegato Villas-Boas in un'intervista rilasciata a Record -. Ancora qualche minuto e sarei morto per asfissia. È stato tutto molto curioso perché, a causa degli esami della tiroide, mi hanno scoperto un altro tumore sulla schiena, che ho dovuto anche rimuovere. Se non fosse stato per l'incidente, non avrei mai scoperto queste malattie".

L'ex allenatore di Zenit San Pietroburgo e Olympique Marsiglia ora sta meglio ed è pronto ad affrontare la sfida elettorale con la passione che lo ha contraddistinto e con l'amore per quel Porto che non solo l'ha condotto verso i principali palcoscenici d'Europa, ma gli ha consentito di portare avanti un amore nato da lontano. 

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