Agostini: «Genoa bello da vedere. In campo senza rimpianti»

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La regola del tre in casa Genoa. Tre gol segnati alla Juventus, tre punti conquistati e anche la terza vittoria consecutiva in campionato. Intervistato da Pianetagenoa1893.net, mister Alessandro Agostini era visibilmente contento per la prestazione dei suoi ragazzi che hanno indirizzato la partita già nel primo tempo: «Abbiamo fatto una partita straordinaria sotto tutti i punti di vista: un primo tempo strepitoso, veramente bello da vedere, con tanti concetti e tanta fame. Lo stesso lo si è rivisto nel secondo. Nel complesso, è stata una prova molto positiva, la squadra sta bene fisicamente e mentalmente. Veniamo da tre vittorie consecutive e credo che ci stiamo riprendendo qualcosa che avevamo lasciato per strada lungo il cammino, ma questo è normale e fa parte di un percorso di crescita in cui siamo maturati sotto molto aspetti».

Marco Romano in gol (foto di Genoa CFC)

Il nostro migliore in campo è stato senza dubbio Marco Romano che, oltre al gol segnato, ha sciorinato una serie di giocate tecniche e di dribbling che fanno ben sperare per il suo futuro: «Fa sempre partite e prestazioni straordinarie unendo spirito di sacrificio a qualità, come dimostrato dal gol e dall'assist a Parravicini, un altro ragazzo che sta facendo molto bene. Come loro, anche tutti gli altri. Stiamo facendo giocare tanti ragazzi molto giovani e tutti stanno facendo molto bene. È un mix di cose tutte molto positive – aggiunge il tecnico del Genoa – Bornosuzov ha fatto un grande gol, un gran lavoro sporco dandosi da fare per la squadra. È un punto di riferimento per il reparto offensivo, ha fatto benissimo».

I play-off restano alla portata con ancora 180′ da giocare prima del termine della stagione regolare. Per ironia della sorte, il Genoa di Agostini si giocherà altri punti pesanti a Cagliari, dove il mister ha giocato e allenato le giovanili per un totale di quattordici anni: «La classifica dice che possiamo arrivarci, ma c'è un tramite per fare questo: come dico sempre, il tramite è lavorare, preparare partite e andarle a giocare senza il rimpianto di non aver fatto in campo quello che si poteva fare. Se riusciremo a unire tutto questo, a fine stagione, guarderemo la classifica e vedremo dove siamo arrivati».

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